venerdì 11 novembre 2016

Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia. (Paulo Coelho)

Mancano pochi giorni alla partenza per il nostro terzo viaggio in Nepal dopo il terremoto che ha colpito quelle terre nei mesi di Aprile e Maggio dello scorso anno; e prima di partire vorrei fare alcune considerazioni sul progetto che dallo scorso luglio 2015 stiamo portando avanti con determinazione, speranza, fiducia ma anche con grandi difficoltà. 

Sapevamo che, operando volutamente senza l'appoggio di Organizzazioni Nazionali o Internazionali, non sarebbe stato facile, ma sarebbe stato l'unico modo certo per fare in modo che tutto il denaro raccolto (dal primo all'ultimo Euro) andasse realmente utilizzato per il fine del progetto, cioè la ricostruzione ed il supporto alla "Jungala Devi Primary School", scuola elementare del villaggio di Katike, nel remoto comune di Betali, situato nel distretto di Ramechhap, uno dei distretti più colpiti dal terremoto.

Sono stati molti i problemi che in questi mesi, dopo il primo viaggio dello scorso novembre 2015, abbiamo dovuto affrontare: le grandi difficoltà nel raggiungere il remoto villaggio dove è sita la scuola (a 200 Km. da Kathmandu, 8 ore di viaggio in Jeep, lontano dalle "comodità" e "facilità" della capitale e delle aree più turistiche della nazione), i monsoni che durante gli scorsi mesi hanno reso problematico l'accesso a questa zona, squadre di lavoratori che per vari motivi sono state cambiate nel corso degli scorsi mesi...

Ma nonostante tutto i lavori, piano piano, con i "tempi nepalesi" sono andati avanti, magari non con i tempi che noi e Voi avremmo sperato e desiderato; le fondamenta sono completate e ora si stanno ultimando i muri della nuova Scuola. 

Nel frattempo, in questo anno dal nostro primo viaggio a Betali, GRAZIE all'aiuto di moltissimi di Voi, siamo riusciti a realizzare tante piccole cose per i bambini della scuola e per le loro famiglie:
  •            Costruito una scuola temporanea, in attesa del completamento dei lavori della nuova scuola.
  •             Fornito a tutti i bambini della scuola le nuove divise, quaderni e matite, in quanto spesso i loro genitori non possono permettersi queste spese.
  •             Donato agli abitanti del villaggio asciugamani e zanzariere in vista dell'ultimo monsone.
  •            Completato la strada sterrata che ora raggiunge il villaggio di Katike, raggiungibile prima solo attraverso un piccolo ed erto sentiero di montagna; una strada che ha facilitato anche i trasporti del materiale necessario per la ricostruzione della scuola.
  •            Ai bambini è stato inoltre consegnato, in occasione dell’ultimo viaggio dello scorso aprile, l'abbigliamento generosamente offerto dai tantissimi amici di Faenza che hanno supportato il progetto.

Operare in Nepal non è sempre così facile, e chi ci è stato lo sa, ma il grande Amore che ci lega a quella terra e ancor di più alla gente che la vive, fa superare questi ostacoli; per chi non ci è mai stato, può risultare invece molto difficile comprendere tempi così lunghi... e lo capiamo.

Crediamo fermamente in questo progetto che porteremo avanti anche negli anni futuri per dare maggiore speranza nel domani ai bambini che oggi frequentano la scuola. Torniamo laggiù anche per dimostrare loro quanto teniamo a questa realtà, e per consentire a tutti quelli che ci hanno supportato in vario modo di poter vedere lo stato di avanzamento dei lavori.

Ancora un Grande Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato sino ad oggi e a tutti coloro che lo faranno in futuro.

Dhanyabad.



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